In questi giorni a Palazzo Pitti, la favolosa reggia di Firenze che servì ai Medici come residenza reale perché ricordiamolo, i Medici furono dei veri e propri Principi regnanti talmente potenti da farsi 'inventare' un titolo tutto per loro dal Papa già nel 1569, quello di Gran Duca, insomma in questi giorni fino a dicembre la mostra "Il Mito il Sacro, il Ritratto" si svolgerà in una delle sale più importanti di Pitti: la sala delle nicchie. Tale sala ormai è stata un po dimenticata nella sua funzione originaria, diversamente dalle più famose sale dei pianeti dove c'è il fulcro della pinacoteca antica ma in realtà ai tempi di Cosimo I, il primo Gran Duca di Firenze, la vasta sala era il museo 'personale' del principe in quanto aveva predisposto delle nicchie incassate nei muri in cui vi aveva posto i busti antichi di imperatori e soggetti della mitologia pagana. era quindi un ambiente importante considerando quanto, al tempo si considerasse la statuaria antica come preziosissima e primo centro di attrazione delle collezioni in quanto erano ancora considerate originali greche e non copie romane come si iniziò a capire nel '700 con le nuove discipline di storia dell'arte e archeologia. Quindi la sala era quel luogo in cui riceveva gli alti dignitari stranieri in visita per occasioni diciamo più mondane perché ancora per quelle ufficiali si serviva di palazzo vecchio. Sarà solo con Ferdinando I, suo figlio, che il palazzo divenne a tutti gli effetti residenza reale. Quando la dinastia Medici si estinse con Gian Gastone nel 1737, i Lorena, nuovi principi regnanti iniziarono la loro opera di razionalizzazione e ammodernamento della stagnante vita fiorentina e quindi anche quella di corte introducendo novità importanti improntate all'efficienza e sobrietà più confacenti al nuovo spirito neoclassico. E così se la residenza invernale venne trasferita al palazzo della Meridiana perché più adatta a sfruttare le nuove tecnologie di riscaldamento, anche la destinazione delle sale di Pitti venne cambiata..così la sala delle nicchie divenne la vera e propria sala da pranzo, che fino ad allora c'era la strana abitudine di fare allestire nel luogo stesso in cui si trovava la corte il tavolo da pranzo. altro elemento quindi di novità che già le corti europee più avanzate avevano adottato.
Oggi parte dei busti che riempivano le nicchie sono stati spostati nella galleria delle statue, al suo fianco che apre alla pinacoteca e la sala è destinata a mostre temporanee che necessitando di luci ad oc fanno perdere la visione d'insieme della prima sala di rappresentanza di quella che fu la reggia di Firenze.
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